sabato 1 marzo 2008

Restituiamo la Terra alle Galline

Sabato 8 e domenica 9 marzo saremo presenti in oltre 350 piazze con una iniziativa di sensibilizzazione per dire basta alle gabbie di batteria per le galline ovaiole.
A seconda della disponibilità dei gruppi volontari o in caso di maltempo alcune sedi potranno replicare l'appuntamento di piazza il week end del 15 e 16 marzo.

Sono più di 400 milioni solo in Europa le galline rinchiuse in gabbie più piccole di un foglio A4. Nessuna possibilità di muoversi, di soddisfare i bisogni più elementari, come aprire le ali o razzolare.
Vuoi conoscere il tavolo più vicino a te?
Consulta QUI la lista piazze
Le alternative esistono.
Scegli da subito di non consumare uova e prodotti che contengano uova.
Se decidi di consumare uova, non acquistare uova da allevamento in gabbia.

Occhio al codice.









Le uova devono essere etichettate obbligatoriamente sia sul guscio che sulla confezione di vendita anche secondo il metodo di allevamento.

Le norme in vigore prevedono quattro tipologie di uova identificate da un codice in cui il primo numero descrive il sistema di allevamento.
scopri il significato del codice riportato sul guscio di tutte le uova guardando questo filmato.

Fai attenzione: sulle confezioni di uova di batteria la dicitura “uova da allevamento in gabbia” è generalmente riportata al di sotto della confezione e scritta in maniera non adeguatamente leggibile.
E ricorda: le diciture come “uova di fattoria” o “di campagna” non corrispondono a reali spazi di libertà: sono diciture di fantasia, spesso usate proprio per uova da galline in gabbia.

Per sapere tutto sui metodi di allevamento per la produzine delle uova CLICCA QUI.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io acquisto sempre uova di tipo 1, le più facili da trovare nei supermercati. Ho detto no a quelle di tipo 3 da almeno 10 anni :-)

Anonimo ha detto...

Sono ROS@,vi informo che si può inviare anche un APPELLO AL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE
GIAN PAOLO PATTA
del tipo:

Gentile Sottosegretario Patta,
con la presente aderisco all’appello promosso dalla LAV Lega Anti Vivisezione in favore del bando delle gabbie di batteria per le galline ovaiole.

Desiderio esprimerLe infatti tutto il disappunto di cittadino e consumatore per la grave scelta di non sostenere il rispetto della scadenza del bando delle gabbie di batteria per le galline ovaiole prevista a livello europeo per il prossimo 2012.

Studi scientifici inequivocabili e l’opinione di oltre il 58% dei consumatori (Indagine Eurobarometro), mostrano chiaramente che tale sistema di allevamento provoca gravi sofferenze delle galline ovaiole nelle gabbie di batteria e malattie diffuse che possono avere ripercussioni anche sulla qualità delle uova. Oggi esistono sistemi alternativi alla produzione di uova in gabbia, maggiormente rispettosi degli animali e verso i quali la produzione e le scelte dei consumatori si sono ampiamente orientati.

Anche le Istituzioni europee sostengono il rispetto delle gabbie di batteria al 2012 insieme a molti Stati europei. Riteniamo pertanto grave la scelta del Ministero della Salute di rinnegare la propria posizione del 1999 quando l’Italia votò in favore del bando delle gabbie di batteria, difendendo oggi interessi economici non giustificabili in luogo del benessere degli animali e della salute dei cittadini.

Le chiediamo urgentemente di modificare tale posizione nella direzione di:


Comunicare alla Commissione Europea di sostenere l’applicazione della Direttiva n° 74/1999 esprimendo parere contrario a qualsiasi posticipo del bando delle gabbie di batteria dopo il 2012, e in ambito nazionale facendo rispettare tutte le previsioni della norma al momento, tra l’altro, ampiamente violata dagli allevatori.


Come consumatore Le rinnovo il mio disappunto per scelte di carattere economico che crediamo non competano al Ministero della Salute in considerazione delle sue finalità di tutela della salute pubblica e della sanità e benessere animali.

Nella speranza di un riscontro istituzionale alle richieste di cittadino, invio i più cordiali saluti.

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Messaggio da inviare
via email a: g.patta@sanita.it
via fax al numero: 06.59945407