sabato 20 settembre 2008

sCorreggio


Correggio era uno bravino... diciamo che nel cinquecento, tra Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e altra gente cazzuta, Antonio Allegri sapeva il fatto suo. E lo rivela la mostra che si apre oggi a Parma (e che, non lo nego, mi piacerebbe vedere), che offre, nel raggio di quattrocento metri, affreschi, dipinti, disegni.
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Ma la questione di cui vorrei parlare è un'altra.
Un piccolo giallo si materializza tra le mura di Parma... Un giovane critico d'arte, noto sgarbato criticone e novello Maigret, nota qualcosa di stonato tra le opere dell'artista... Un quadro, molto simile ad un'altro, la cui paternità è dell'Allegri certamente.
Ma il giovane non rimane indifferente al "doppio" e sente puzza. Tra i Correggio... uno sCorreggio, di cui il critico riconosce la fattura.
Polemiche.
Ma lo sgarbato Maigret incalza è sostiene che mai il Correggio si replicò, indi per cui vi era un replicante.
A questo punto la storia si tinge di Mistica Audience, per cui lo sgarbone, quasi fosse il terzo segreto di Fatima, decide di non rivelare, per il momento, il nome del replicatore, artista padano vivente, che quindi, come in ogni buon reality, rischia l'eliminazione, senza passare per la nomination (essendo la sua identità nascosta).
Chi sarà costui?
L'unica certezza è un padano sCorreggio.

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Nell'immagine sopra: Leda e il Cigno 1531/32

giovedì 18 settembre 2008

29

Oggi mi dedico un video, il primo che mi viene in mente:



Loro sono i Morphine
E io sono un anno più vecchio

(l'associazione di idee non c'entra un CASSO, come direbbe il Digito)

lunedì 15 settembre 2008

Addio Pink Floyd

Con la sua morte si spegne un pezzo di storia della musica. E' stato lo storico tastierista e fondatore dei Pink Floyd. Richard Wright.
I Pink Floyd furono una scoperta, a quindici anni, e una porta verso un mondo poco conosciuto, la psichedelia dei '60, la sperimentazione dei '70, fui rapito dalle atmosfere, dai testi, da quei suoni che mi sembrarono ultraterreni. I Pink Floyd rappresentano tuttora una delle mie band di riferimento, nonostante sia passato tra diverse passioni, hard rock, heavy metal, progressive anni '70, world music, swing, blues, la vetta l'hanno conquistata LORO, tanti anni fa, e per me sono ancora là, in vetta. Ho seguito con fervida speranza i riavvicinamenti degli ultimi anni, tra notizie reali e voci di corridoio, sempre con la profonda convinzione che, prima o poi, il grande evento si sarebbe materializzato, all'improvviso e in grande stile. Waters, Gilmour, Mason, Wright, di nuovo insieme, per il disco finale, definitivo. Non è accaduto, e forse non accadrà mai più.
Addio Richard
Addio Pink Floyd



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3P

Era il soprannome di Padre Pino Puglisi, il prete palermitano ucciso dalla mafia 15 anni fa. Quel giorno era il suo compleanno. Oggi 3P avrebbe compiuto 71 anni.
Buon compleanno Don Pino



Il sito ufficiale

venerdì 12 settembre 2008

Copia SENSI incolla FILIPPETTI

E' come la cleptomania... Succede che navigando in rete, spostandosi di blog in blog, ci si imbatta in un post veramente fatto bene, su una tematica ampiamente condivisa, e lo si legge e rilegge al punto tale da convincersi di averle scritte da sè quelle belle e argute parole e, compiaciuti del capolavoro dialettico informatico, lo si voglia far conoscere agli altri. E' in quel momento che, involontariamente, la mano scivola sulla tastiera... Un leggero capogiro, uno sdoppiamento di personalità o un coinvolgimento inconscio profondo. Una vertigine in cui il lettore diventa autore e rivendica ampiamente i propri diritti, ripubblicando a sua firma. E' accaduto al giornalista de l'Unità, Marco Filippetti, vittima della sindrome denominata CONTROL-C. L'inconsapevole Filippetti leggeva il blog di Daniele Sensi e si innamorava di un suo articolo. Se ne immedesimava a tal punto da pubblicarlo su l'Unità, ovviamente firmato Marco Filippetti, e non Daniele Sensi, nome dimenticato durante l'azione appropriativa (e fase acuta della sindrome), ovvero il CONTROL-V.
Ora io non voglio di certo condannare un giovane ignaro del male (incontrollabile) che lo affligge, bensì ribadire, a tutti quelli che leggono questo post, che la paternità dell'articolo suddetto è di DANIELE SENSI.
Se ne avete voglia, e vi invito vivamente a farlo, potete confrontare I DUE ARTICOLI QUI.
Un ultimo invito. Andate a dare un'occhiata al BLOG DI DANIELE SENSI.

mercoledì 10 settembre 2008

Dio Metal

Checchè se ne dica, non è una bestemmia, anche se alla chiesa, quella ufficiale, non piace che Dio venga celebrato a colpi di Heavy Metal. Succede in Colombia, dove un gruppo di giovani ha fondato una chiesa, in cui liturgia e chitarre distorte si intrecciano per celebrare l'Altissimo. Qui il video.
Roba da far impallidire l'inventore della Messa Beat...
Ma anche l'Italia ci riserva delle sorprese.
Un'altra scoperta, a proposito del rapporto tra religione ed Heavy Metal è stata questa:

Frate Cesare... detto Fratello Metallo

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Ecco...
Dato che in questo periodo ho poco tempo da dedicare al web e non mi va di trattare argomenti seri in maniera superficiale, ho deciso di trattare seriamente argomenti superficiali.
Un saluto.

sabato 6 settembre 2008

Questo non è l'unico mondo possibile.

Giovedì 27 dicembre 2007 fu un brutto colpo. Con rabbia pubblicavo questo post, dopo aver appreso la notizia della morte di Benazir Bhutto, in Pakistan.
Oggi sorrido e spero. E più di me, privilegiato occidentale, spera la gente pakistana, oggi chiamata al voto per eleggere il successore di Musharraf. Il favorito è il candidato del PPP, Asif Ali Zardari, tra i dirigenti del partito e marito della compianta Benazir.
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Quando ero più giovane cantavo sulle parole di una canzone dei Bisca, "...questo non è l'unico mondo possibile...", e ci credo ancora.
QUESTO NON E' L'UNICO MONDO POSSIBILE
E non lo deve essere.
La maggior parte dei blogger del mondo ha qualcosa da dire, un messaggio universale, scritto in tutte le lingue. E per citare nuovamente la band partenopea "...nun cagna niente, amico, nun cagna niente fin'a cche nun cagna, fin'a cche nun cagna a ggente...".
E tutti abbiamo voglia che qualcosa cambi.
Forse è il tempo di una nuova rivoluzione, che parta dal basso, dall'informazione vera. Forse quella si che può risvegliare le coscienze.
E mi unisco anche a chi usa il suo blog come un diario, perchè le storie vere e i sentimenti veri, non quelli da fiction, possono far cambiare lentamente rotta a questa terra che sprofonda sempre più in basso.
Sembra un discorso-slogan sessantottino tipo fate l'amore, non fate la guerra.
Beh no.
E' un invito a tutti quelli che scrivono sul web a continuare a scrivere.
Un'amica qualche giorno fa, sconfortata, mi dichiarava che voleva chiudere il suo blog, un blog letto da centinaia di persone alle quali racconta quotidianamente storie tragiche e a lieto fine, speranze e delusioni, informazione e controinformazione.
Non l'ha fatto.
Perchè anche lei, come me, e come ogni pakistano chiamato alle urne oggi, spera che qualcosa possa cambiare.