sabato 17 gennaio 2009

...vita nuova.

Non è mai troppo tardi.
Il nuovo anno è abbondantemente iniziato e questo è il mio primo post per il 2009. Innanzitutto vorrei augurare un anno migliore a tutte le persone che se lo meritano e a tutti quelli che, nel loro piccolo, ogni giorno lottano per rendere l'anno che verrà migliore di quello andato.
Quest'anno vorrei dare più spazio alla storia, ai personaggi che hanno contribuito a migliorare la vita di ognuno di noi, attraverso grandi o piccoli gesti.
Comincio raccontando la storia di Stephen Biko.
Steven Bantu Biko nacque il 18 dicembre del 1946 a King William's Town, Sud Africa. La sua era una famiglia media e lui un brillante studente, espulso dalla sua università per la sua attività politica in un'organizzazione multirazziale, la NUSAS (National Union of South African Students). Proseguì gli studi in un'altra università e insieme la sua attività politica per combattere l'Apartheid, nato ufficialmente nel 1948 e fondato, a grandi linee sui seguenti principi:
"...
  • proibizione dei matrimoni interrazziali;
  • legge secondo la quale avere rapporti sessuali con una persona di razza diversa diventava un reato penalmente perseguibile;
  • legge che imponeva ai cittadini di registrarsi come bianchi, neri;
  • legge che permetteva di bandire ogni opposizione che venisse etichettata dal governo come "comunista" (usata per mettere fuorilegge nel 1960 l'African National Congress (ANC), la più grande organizzazione politica che includeva i neri, di stampo socialista, ma non comunista);
  • legge che proibiva alle persone di diverse razze di entrare in alcune aree urbane;
  • legge che proibiva a persone di colore diverso di utilizzare le stesse strutture pubbliche (fontane, sale d'attesa, marciapiedi etc.);
  • legge che prevedeva una serie di provvedimenti tutti tesi a rendere più difficile per i neri l'accesso all'istruzione;
  • legge che sanciva la discriminazione razziale in ambito lavorativo;
  • legge che istituiva i bantustan, una sorta di "riserve" per la popolazione nera, nominalmente indipendenti ma in realtà sottoposti al controllo del governo sudafricano;
  • legge che privava della cittadinanza sudafricana e dei diritti a essa connessi gli abitanti dei bantustan.

Nel 1956 la politica di apartheid fu estesa a tutti i cittadini di colore compresi gli asiatici. Negli anni '60 3,5 milioni di neri, chiamati Bantù, furono sfrattati con la forza dalle loro case e reinsediati nelle "homeland del sud". I neri furono privati di ogni diritto politico e civile. Potevano frequentare solo l'istituzione di scuole agricole e commerciali speciali. I negozi dovevano servire tutti i clienti bianchi prima dei neri. Dovevano avere speciali passaporti interni per muoversi nelle zone bianche, pena l'arresto o peggio." (da Wikipedia)

Nel 1968, Steve Biko divenne il co-fondatore e primo presidente della SASO (South African Students' Organisation), un'gruppo interno al Black Consciousness Movement ("movimento per la coscienza Nera"), con l'obiettivo di svegliare le coscienze dei neri in Sud Africa attraverso lezioni e attività comunitarie. Dal 1973 il governo Sudafricano lo mise all'indice e la sua attività politica fu considerata pericolosa e sovversiva. Gli fu fatta una guerra psicologica e fisica fatta di continui arresti e percosse, fino all'agosto del 1977 quando, prima fermato ad un posto di blocco della polizia, poi incarcerato, fu detenuto per 24 giorni e brutalmente picchiato fino al 12 settembre del 1977, data in cui, a seguito di un ulteriore pestaggio, morì.

L'autopsia rivelò che si trattava di trauma cranico, un'emorraggia dovuta ad una sprangata, mentre l'allora ministro della Polizia dichiarava: "Biko's death leaves me cold." (la morte di Biko mi lascia indifferente).

La storia non lasciò indifferente Peter Gabriel, che nel 1980 pubblicò la canzone Biko, di cui segue il video ed il testo:




September '77 (Settembre ‘77)
Port Elizabeth weather fine (Port Elizabeth, condizioni metereologiche buone)
It was business as usual (Era il solito lavoro)
In police room 619 (Nella stanza della polizia 619)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja [*]
-The man is dead (
L’uomo è morto.)

When I try to sleep at night (
Quando cerco di dormire, la notte)
I can only dream in red (Riesco a sognare solo in rosso)
The outside world is black and white (Il mondo fuori è bianco e nero)
With only one colour dead (E solo uno di questi due colori è morto.)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead (
L’uomo è morto.)

You can blow out a candle (
Potete spegnere una candela)
But you can't blow out a fire (Ma non potete spegnere un fuoco)
Once the flames begin to catch (
Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire)
The wind will blow it higher (
Il vento le soffierà più in alto.)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead
(L’uomo è morto.)

And the eyes of the world are (
E gli occhi del mondo)
watching now (
Ora, lo stanno guardando)
watching now. (Ora, lo stanno guardando)

Su Biko è stato anche realizzato un film, diretto dal regista inglese Richard Attenborough e uscito nelle sale nel 1987, dal titolo Grido di libertà (titolo originale Cry Freedom), che racconta la storia degli ultimi giorni di Steve Biko.

Stephen Biko voleva risvegliare le coscienze perchè "L'arma più potente nelle mani dell'oppressore è la mente dell'oppresso."