La situazione in Pakistan è critica. La politica antidemocratica di Musharraf, i numerosi arresti di oppositori politici e attivisti, la censura sugli organi di stampa, giornali, radio, televisioni libere e la sospensione della costituzione, ha generato tensioni e scontri armati. Tra le armi in gioco, molte provengono dall0industria bellica italiana. Il comunicato della Rete Disarmo chiede al governo italiano di sospendere le vendite di armi al Pakistan. Sarebbe una scelta civile e, ancor più, un dovere morale.
Leggi:http://www.disarmo.org/rete/articles/art_24020.html
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