sabato 5 settembre 2009

Veg Rock

Joan Jett vanta una lunga carriera di chitarrista e cantante rock ed e' diventata un'icona per generazioni di musicisti rock.

La stampa ha usato per lei definizioni lusinghiere quali "la regina del punk" o "l'ultima rock star". In questa intervista Joan Jett parla della sua scelta vegetariana per gli animali.

D. C'e' stata una cosa specifica che ti ha portato ad essere vegetariana?

J. Ero in turnee otto mesi l'anno, e mangiare carne la sera tardi era troppo pesante, cosi' ho cominciato a mangiare altre cose. Poco per volta ho perso il gusto per la carne e parallelamente e' cresciuta in me la consapevolezza che non e' affatto necessario mangiare animali per vivere in questo mondo.

D. Hai la reputazione di essere una "dura". Cosa pensi quando la gente dice che essere vegetariano o vegano e' un segno di debolezza?

J. Penso che sia il contrario. E' debole chi dice queste cose, perche' mangia animali quando non e' assolutamente necessario. Arrendersi al desiderio di mangiare carne solo perche' si puo' - questa e' debolezza! E' come mangiare il proprio cane o il proprio gatto. Servono cose come l'influenza aviaria o il morbo della mucca pazza per convincere la gente a smettere di ammazzare animali per nutrirsi?

D. Cosa vorresti dire a David Novak, direttore del KFC se ti trovassi bloccata in ascensore con lui? (KFC e' una catena di fast food specializzata in cibi a base di pollo; e' oggetto di una campagna di boicottaggo contro le gravissime forme di maltrattamento contro gli animali di cui sarebbe responsabile).

J. Potrei spiegargli che i polli si riconoscono tra di loro tramite le espressioni facciali e come la maggior parte degli esseri umani non ne siano informati. Se si potesse piantare qualche seme di consapevolezza forse questo sveglierebbe le menti delle persone piu' sensibili.

D. Come consideri quelli che indossano una pelliccia?

J. Credo che siano delle persone insensibili ed egoiste. Con tutti i tipi di pellicce sintetiche di buona qualita' che si possono usare per l'abbigliamento, non c'e' alcuna ragione per torturare animali. E' la sindrome del "non sento, non vedo". Bisognerebbe far provare agli amanti delle pellicce cosa significa trovarsi con le gambe prese in una tagliola, o ricevere un colpo in testa con una mazza, e forse lo capirebbero.

D. Sappiamo che sei sempre stata una grande amante degli animali fin da quando eri una ragazzina. Puoi raccontarci qual'e' stata la cosa piu' strana che hai fatto per aiutare degli animali in difficolta'?

J. Ho quattro gatti, tutti presi dalla strada o dai rifugi. Do da magiare a un sacco di randagi nella mia citta' e ho trovato diversi cani smarriti e sono fortunatamente riuscita a riconsegnarli alle loro famiglie. Non uccido volutamente alcun animale, compresi insetti e roditori. Una volta ho dovuto correre su e' giu' per la casa cercado di salvare degli uccellini, che erano entrati non si sa come, dalle grinfie dei miei gatti... per fortuna sono riuscita a farli volare via; a volte mi tocca anche salvare delle falene dai miei gatti.

D. Cosa possono fare i ragazzi per aiutare a migliorare la vita degli animali?

J. Ai ragazzi e ragazzini bisognerebbe far sapere quello che mangiano e da dove arriva il loro cibo. Bisogna preferire i prodotti agricoli locali! Leggete il libro "Diet for a New America". Parla della produzione del cibo e di come la mucca che pascola nei prati diventi una bistecca nel piatto.

Si tratta di un processo che richiede il suo tempo, la gente e i giovani devono essere informati e coscienti, e poi potranno davvero decidere da soli.





Fonte:
GoVeg.com, Joan Jett Promotes Vegetarianism
www.agireora.org

martedì 12 maggio 2009

Un Angelo Cerca Giustizia

Scrivo poco, ma da qualche giorno non posso più stare zitto. Da quando ho letto la storia di Niki Aprile Gatti sul blog che la madre Ornella gli ha dedicato.
Ornella vuole far conoscere a tutti la terribile vicenda che le ha portato via il figlio, di soli 26 anni, circa sette mesi fa. La storia di Niki e di quella giustizia che ancora viene negata alla madre, potete trovarle in ogni riga di questo blog. Allo stesso modo sarete colpiti dall'amore e dalla rabbia di una madre che potrebbe essere la vostra.

Io sono rimasto molto colpito, avvilito, incazzato, straziato. Per questo voglio invitarvi a leggere la storia di questo giovane e soprattutto invitarvi a fare quanto promosso da Rosa e già fatto da altri blogger, ad inviare la seguente lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

Onorevole Presidente,

Sono un/a cittadino/a italiano/a, che crede fermamante nei valori della Giustizia, della Libertà e dei Diritti Umani.


La Costituzione della Repubblica Italiana Le riconosce, non solo le funzioni di Capo dello Stato, ma anche quelle di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

A Lei quindi mi rivolgo , per sottoporLe un caso di ingiustizia perpetrata ai danni di un giovane ragazzo, Niki Aprile Gatti.


Niki aveva solo ventisei anni. Da un anno e mezzo viveva a San Marino dove lavorava come informatico per un gruppo di aziende oggetto di un' inchiesta per truffa telefonica e frode informatica da parte del Magistrato fiorentino Paolo Canessa.

Le Società incriminate sono la Oscorp Spa, Orange, OT&T e TMS, tutte residenti a San Marino, la Fly Net di Piero Mancini, Presidente dell'Arezzo Calcio, ed altre Società con sede a Londra.


Niki era incensurato, non aveva mai avuto problemi con la Giustizia; arrestato per la prima volta, viene immediatamente portato nel carcere di sicurezza di Sollicciano in regime di Custodia Cautelare.


Per ipotesi di reato e truffa informatica vengono arrestate diciotto persone, però solo Niki finisce in quel carcere duro

Il 23 giugno 2008, Niki viene interrogato dai Pm e, manifesta da subito l’intenzione di dire tutto quello che sa.

Il giorno successivo, viene trovato morto, impiccato durante l'ora d'aria, in bagno.

L’ipotesi è di suicidio, eppure siamo in tanti a sostenere che Niki non si è suicidato.


E’ molto strano che un ragazzo di appena 26 anni, incriminato solo per truffa informatica, intenzionato fra l’altro a collaborare con la Giustizia, decida di compiere questo gesto insano

L’ipotesi del suicidio, a mio modesto avviso, non regge per i motivi che vado ad elencarLe:


  • Nel verbale si legge la testimonianza di un Agente secondo cui, lui e Niki, alle ore 10:00 del 24 Giugno stavano parlando del processo. Ma l'Autopsia riporta il momento del decesso proprio alle 10:00 del 24 Giugno.


  • Nell'autopsia si legge che l' impiccagione è avvenuta con dei lacci e dei jeans tagliati. Niki pesava 92 Kg, come potevano dei semplici lacci sostenere il suo peso? Nel bagno, inoltre, non c'è altezza sufficiente fra i jeans appesi e il pavimento.


  • Inoltre, non Le pare strano Onorevole Presidente, che in un carcere di sicurezza, un detenuto possa essere in possesso di lacci?

  • Infine la madre di Niki, osservando attentamente le foto di suo figlio senza vita ha constatato che questi indossava il pigiama.

  • Non Le sembra strano che un giovane detenuto esca in pigiama durante l'ora d'aria?

Tutte queste motivazioni ed altre prove che la signora Ornella Gemini, madre di Niki, è in grado di produrre, dovrebbero essere sufficienti ad evitare l'archiviazione del caso.


La prego ci aiuti a trovare la verità e a rendere giustizia a Niki.

Ci aiuti a non fare archiviare il Giudizio che è aperto presso il Tribunale di Firenze, faccia in modo che vengano espletate delle indagini serie, tali da far emergere tutto quello che è accaduto all’interno di quel carcere il 24 Giugno.


La famiglia di Niki ha il diritto di conoscere la verità, ha il diritto che venga fatta giustizia, ha il diritto che venga restituito l’onore alla memoria del proprio figlio.


Le faccio presente inoltre, che in data 20 aprile 2009 è stata fatta anche un’interrogazione Parlamentare dall’Onorevole Anna Paola Concia del Partito Democratico al Ministero di giustizia e le indico i riferimenti:


Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 162 del 20/04/2009


Firmatari
Primo firmatario: CONCIA ANNA PAOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO

Data firma: 20/04/2009

Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA) Destinatari

Ministero destinatario:
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


E siamo in attesa della Risposta del Ministro.


Onorevole Presidente, il silenzio che in questi mesi ha circondato la vicenda è tremendamente sconfortante. Sono convinta che il Suo intervento sia doveroso, in quanto Capo dello Stato, e indiscutibile, in quanto uomo.

Non ci deluda.



Con Osservanza

Firma


Abbiamo bisogno di uno Stato che ci tuteli, abbiamo bisogno di Giustiza. Raccontiamo sui nostri blog la storia di Niki, inviamo questa lettera, visitiamo il blog di Ornella.

E' importante per ognuno di noi.

venerdì 27 febbraio 2009

Spariamo a zero.

Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: una bozza di disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia. E' firmato dal senatore Franco Orsi, relatore incaricato di predisporre un testo base unificato di una dozzina di altri ddl "spara-tutto" già depositati l'anno scorso (comitato ristretto in seno alla Commisisone Territorio e Abbiente del Senato).
Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altre nefandezze.
La legge 157/1992, l’unica legge che tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.

Ecco la lista degli orrori.

Sparisce l’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna.
L’Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, alla cui tutela non è più interessato!

Scompare la definizione di specie particolarmente protette.
Animali come il Lupo, l’Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale.

Si apre la caccia a molte specie lungo le rotte di migrazione.
Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori.

Totale liberalizzazione dei richiami vivi !
Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente
Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato.
Spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato. Uno per tutti!!!
Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi…

700 mila potenziali imbalsamatori
I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?

Mortificata la ricerca scientifica
L’Autorità scientifica di riferimento per lo Sato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali.
Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria.
Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale.

Si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili.
Un’incredibile formulazione del Testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette!

Saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale!
Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un reato!

Licenza di caccia possibile a 16 anni.
Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili !

Liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera!
Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti e eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”.
Un vero e proprio Far West naturalistico.

Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili.
Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsi regalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi!

Caccia con neve e ghiaccio.
Si potrà cacciare anche in presenza di neve e ghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, riparo.

Ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli!
Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!

Ridotta la vigilanza venatoria.
Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza!

Cancellato l’Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale.
Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa.

E altro, tanto altro ancora.

(Fonte: LAV Caltanissetta)

sabato 17 gennaio 2009

...vita nuova.

Non è mai troppo tardi.
Il nuovo anno è abbondantemente iniziato e questo è il mio primo post per il 2009. Innanzitutto vorrei augurare un anno migliore a tutte le persone che se lo meritano e a tutti quelli che, nel loro piccolo, ogni giorno lottano per rendere l'anno che verrà migliore di quello andato.
Quest'anno vorrei dare più spazio alla storia, ai personaggi che hanno contribuito a migliorare la vita di ognuno di noi, attraverso grandi o piccoli gesti.
Comincio raccontando la storia di Stephen Biko.
Steven Bantu Biko nacque il 18 dicembre del 1946 a King William's Town, Sud Africa. La sua era una famiglia media e lui un brillante studente, espulso dalla sua università per la sua attività politica in un'organizzazione multirazziale, la NUSAS (National Union of South African Students). Proseguì gli studi in un'altra università e insieme la sua attività politica per combattere l'Apartheid, nato ufficialmente nel 1948 e fondato, a grandi linee sui seguenti principi:
"...
  • proibizione dei matrimoni interrazziali;
  • legge secondo la quale avere rapporti sessuali con una persona di razza diversa diventava un reato penalmente perseguibile;
  • legge che imponeva ai cittadini di registrarsi come bianchi, neri;
  • legge che permetteva di bandire ogni opposizione che venisse etichettata dal governo come "comunista" (usata per mettere fuorilegge nel 1960 l'African National Congress (ANC), la più grande organizzazione politica che includeva i neri, di stampo socialista, ma non comunista);
  • legge che proibiva alle persone di diverse razze di entrare in alcune aree urbane;
  • legge che proibiva a persone di colore diverso di utilizzare le stesse strutture pubbliche (fontane, sale d'attesa, marciapiedi etc.);
  • legge che prevedeva una serie di provvedimenti tutti tesi a rendere più difficile per i neri l'accesso all'istruzione;
  • legge che sanciva la discriminazione razziale in ambito lavorativo;
  • legge che istituiva i bantustan, una sorta di "riserve" per la popolazione nera, nominalmente indipendenti ma in realtà sottoposti al controllo del governo sudafricano;
  • legge che privava della cittadinanza sudafricana e dei diritti a essa connessi gli abitanti dei bantustan.

Nel 1956 la politica di apartheid fu estesa a tutti i cittadini di colore compresi gli asiatici. Negli anni '60 3,5 milioni di neri, chiamati Bantù, furono sfrattati con la forza dalle loro case e reinsediati nelle "homeland del sud". I neri furono privati di ogni diritto politico e civile. Potevano frequentare solo l'istituzione di scuole agricole e commerciali speciali. I negozi dovevano servire tutti i clienti bianchi prima dei neri. Dovevano avere speciali passaporti interni per muoversi nelle zone bianche, pena l'arresto o peggio." (da Wikipedia)

Nel 1968, Steve Biko divenne il co-fondatore e primo presidente della SASO (South African Students' Organisation), un'gruppo interno al Black Consciousness Movement ("movimento per la coscienza Nera"), con l'obiettivo di svegliare le coscienze dei neri in Sud Africa attraverso lezioni e attività comunitarie. Dal 1973 il governo Sudafricano lo mise all'indice e la sua attività politica fu considerata pericolosa e sovversiva. Gli fu fatta una guerra psicologica e fisica fatta di continui arresti e percosse, fino all'agosto del 1977 quando, prima fermato ad un posto di blocco della polizia, poi incarcerato, fu detenuto per 24 giorni e brutalmente picchiato fino al 12 settembre del 1977, data in cui, a seguito di un ulteriore pestaggio, morì.

L'autopsia rivelò che si trattava di trauma cranico, un'emorraggia dovuta ad una sprangata, mentre l'allora ministro della Polizia dichiarava: "Biko's death leaves me cold." (la morte di Biko mi lascia indifferente).

La storia non lasciò indifferente Peter Gabriel, che nel 1980 pubblicò la canzone Biko, di cui segue il video ed il testo:




September '77 (Settembre ‘77)
Port Elizabeth weather fine (Port Elizabeth, condizioni metereologiche buone)
It was business as usual (Era il solito lavoro)
In police room 619 (Nella stanza della polizia 619)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja [*]
-The man is dead (
L’uomo è morto.)

When I try to sleep at night (
Quando cerco di dormire, la notte)
I can only dream in red (Riesco a sognare solo in rosso)
The outside world is black and white (Il mondo fuori è bianco e nero)
With only one colour dead (E solo uno di questi due colori è morto.)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead (
L’uomo è morto.)

You can blow out a candle (
Potete spegnere una candela)
But you can't blow out a fire (Ma non potete spegnere un fuoco)
Once the flames begin to catch (
Una volta che le fiamme cominceranno ad attecchire)
The wind will blow it higher (
Il vento le soffierà più in alto.)
Oh Biko, Biko, because Biko (Oh Biko, Biko, perché Biko)
Yihla Moja, Yihla Moja
-The man is dead
(L’uomo è morto.)

And the eyes of the world are (
E gli occhi del mondo)
watching now (
Ora, lo stanno guardando)
watching now. (Ora, lo stanno guardando)

Su Biko è stato anche realizzato un film, diretto dal regista inglese Richard Attenborough e uscito nelle sale nel 1987, dal titolo Grido di libertà (titolo originale Cry Freedom), che racconta la storia degli ultimi giorni di Steve Biko.

Stephen Biko voleva risvegliare le coscienze perchè "L'arma più potente nelle mani dell'oppressore è la mente dell'oppresso."